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Blender è un software open source multipiattaforma di grafica 3d; supporta l’intero processo creativo: dalla modellazione, al rigging, animazione, simulazioni fisiche, rendering, post produzione, motion tracking, video editing e persino creazione di giochi (fonte: blender.org).

In origine, il programma è stato sviluppato come applicazione interna dallo studio di animazione olandese NeoGeo. Nel 1998 l’autore principale, Ton Roosendaal, fondò la società Not a Number Technologies (NaN) per continuarne lo sviluppo e distribuirlo come software proprietario a costo zero (freeware). L’esperienza non ebbe fortuna e nel 2002 per la società arrivò la bancarotta. I creditori acconsentirono alla pubblicazione di Blender come software libero (sotto licenza GNU General Public License) a fronte del pagamento di €100.000, somma che Roosendaal riuscì a raccogliere in pochi mesi grazie ad una campagna di raccolta fondi. Attualmente Blender è un progetto open source molto attivo guidato dalla Blender Foundation (fonte it.wikipedia.org).

Come detto prima, Blender dispone di innumerevoli funzionalità che oltre a permettere di coprire l’intero processo creativo lo rendono paragonabile, per caratteristiche e complessità, ad altri noti software commerciali di grafica 3d; caratteristiche che gli permettono di spaziare in qualsiasi ambito, compreso quello architettonico: dalle funzioni di snap molto familiari a chi utilizza programmi di disegno CAD, alle modifiche parametriche (scala, traslazione, rotazione, operazioni booleane, ecc.); integra inoltre un sistema di misura molto flessibile, adattabile alle unità metriche. Blender è accompagnato, in fase di installazione, da un nutrito gruppo di plugins (addons) che possono estendere ulteriormente le sue funzionalità; a questo gruppo possono essere aggiunti facilmente altri plugins, free e non, disponibili in numero altrettanto numeroso sul web. Tra le risorse che vorrei segnalare:

  • Archimesh (addon) by Antonio Vazquez: tool dedicato all’architettura per la generazione di oggetti come finestre, porte, scale, ecc.;
  • JArch Vis (addon) by Jacob Morris: tool dedicato all’architettura per la generazione di oggetti come finestre, porte, scale, ecc.;
  • Mesh siding (addon) by Jacob Morris: tool dedicato all’architettura per la generazione di pannellature;
  • Floor generator (addon) by Michel Anders: tool per la generazione di pavimenti;
  • Snap utilities (addon) by Germano Cavalcante: tool, a pagamento, per potenziare le funzioni di snap già presenti all’interno di Blender;
  • Measureit (addon) by Antonio Vazquez: utile per la misurazione delle distanze;
  • IES to cycles (addon) by Lockal S.: tool per l’importazione delle lampade (intese come sorgenti di luce, con relative curve fotometriche) realmente esistenti in commercio;
  • Node wrangler (addon) by B.Skorupa, G.Zaal, S.Koenig: tool non direttamente dedicato all’architettura, ma comunque capace di agevolare il lavoro all’interno del node editor;
  • Pro Lighting skies (addon) by Andrew Price: addon, a pagamento, per la gestione dell’illuminazione delle scene attraverso l’uso di immagini HDR;
  • Assets management (addon) by Pistiwique e Pitiwazou: tool, a pagamento, per la gestione delle librerie di oggetti, materiali, HDR e scene;
  • EasyFX (addon) by Nils Soderman: addon per una rapida e veloce gestione della fase di post-produzione;
  • Sun Position (addon) by Michael Martin: calcolatore dell’angolo solare, per una precisa valutazione delle ombre in ogni momento della giornata, ogni giorno dell’anno.
  • Filmic Blender (color management) by Troy Sobotka: configurazione OpenColorIO che permette di ottenere immagini di qualità fotorealistica, con una migliore distribuzione dei toni, una corretta desaturazione e un “fall-off” della luce più graduale.

Nonostante le sue potenzialità, sono ancora in molti a pensare che Blender non sia un software “production ready”, che non possa essere utilizzato da studi professionali per lavori commerciali e che possa essere usato solo per “hobby”. A mio parere Blender, invece, è una soluzione perfetta sia  per piccoli e medi studi professionali del settore architettonico, sia per professionisti freelance; tutti utenti candidati all’acquisto di costose licenze per l’uso di software commerciali che in molti casi utilizzeranno al minimo delle potenzialità.

Come qualsiasi altra applicazione 3D, però, Blender ha i suoi vantaggi e svantaggi.

In primo luogo Blender utilizza Cycles, un motore di render “unbiased” cioè basato su algoritmi che si sforzano di riprodurre in maniera realistica il comportamento della luce. Da un lato Cycles permette di modificare in maniera molto flessibile e quasi in tempo reale il lavoro e di visualizzarne rapidamente quelli che saranno i risultati finali; dall’altro lato occorre però sottolineare che ciò si traduce in elevati carichi di lavoro per l’hardware e conseguenti tempi di calcolo molto lunghi. Tuttavia il problema è aggirabile utilizzando, come compute device (cioè come unità di calcolo), la GPU anche di vecchio tipo al posto della classica CPU: in tal modo sia la vista di anteprima, sia il calcolo finale vengono notevolmente velocizzati. Inoltre puntare sulla GPU offre anche il vantaggio di poter ottimizzare i costi necessari ad un eventuale aggiornamento hardware: l’installazione di una seconda scheda video permette di dimezzare i tempi di calcolo; inoltre se si acquista oggi una workstation performante, fra qualche anno sarà sufficiente aggiornare solo le schede video per ottenere delle prestazioni migliori.

Tuttavia anche l’utilizzo della GPU come compute device ha degli svantaggi: molti di voi, infatti, potrebbero nutrire dubbi sul suo utilizzo per via della limitata memoria disponibile, memoria utilizzata da Blender per allocare le informazioni necessarie al calcolo della scena. Non devono essere trascurati, però, i rapidi progressi che i produttori di schede grafiche stanno compiendo: basti pensare che sono in commercio schede con 12GB di memoria, ma è anche possibile lavorare bene con schede da 8GB a costi più accessibili.

Un altro punto debole di Blender riguarda la realizzazione di viste di interni, per via dell’eccessivo “rumore” dell’immagine: questo problema costringe ad ottimizzare in maniera molto spinta i settaggi di rendering o ad utilizzare un elevato numero di samples, con conseguente aumento dei tempi di calcolo; tuttavia Blender e Cycles sono in costante fase di sviluppo: nei prossimi mesi sarà disponibile un aggiornamento in grado di fornire risultati professionali e di alta qualità grazie ad una nuova funzione di denoise (NB: la funzione è attualmente disponibile nelle versioni “daily build”, cioè beta, di Blender; l’ho provata e la trovo già ottima).

Inoltre molti lamentano l’assenza di librerie professionali di oggetti/materiali dedicati a Blender e “ready to use”: il loro utilizzo, ovviamente, permetterebbe di accelerare il flusso di lavoro e di  ottimizzare i costi perché, ricordiamo, l’obiettivo principale del professionista è quello di fornire un servizio (viste statiche, animazioni, walk-trhough, ecc.) di alta qualità e dal costo concorrenziale, piuttosto che creare da zero un’intera scena con tutto il suo contenuto. In realtà sono sempre più numerosi i siti in grado di fornire librerie di qualità a prezzi accessibili; e se consideriamo che Blender è un programma a costo zero, non è impensabile decidere di investire una certa quantità di denaro per potenziarne le capacità. Tra le tante risorse disponibili in rete vorrei segnalare:

  • Chocofur: oggetti e materiali dedicati alle viste architettoniche; una delle migliori (se non la migliore) libreria di oggetti dedicate a Blender che conosca; la gran parte delle risorse è a pagamento, ma i costi sono più che accessibili;
  • Lucrea3d: oggetti dedicati alle viste architettoniche; il sito, che offre le sue librerie gratuitamente, è nato da pochi mesi, ha oggetti di buona qualità e sta ampliando costantemente la sua offerta; se siete interessati, ne ho già parlato qui;
  • Dimensiva: oggetti di design dedicati alle viste architettoniche; il sito offre la maggior parte della sua libreria gratuitamente, da pochi mesi ha ampliato l’offerta con oggetti “premium” (cioè a pagamento); la sua libreria non è disponibile in formato *.blend, per cui gli oggetti, prima dell’uso, devono essere importati ed i relativa materiali devono essere ricostruiti; se siete interessati, ne ho già parlato qui;
  • BlendSwap: oggetti, materiali, plugin,… di tutti i tipi; il sito offre le sue librerie, anche di ottima qualità, gratuitamente e sotto licenza Creative Commons;
  • Poliigon: uno dei migliori archivi di immagini digitali per la creazione di ogni tipo di materiale PBR (cioè physically based); la gran parte delle risorse è a pagamento, ma i costi sono più che accessibili;
  • Textures: archivio di immagini digitali per la creazione di ogni tipo di materiale;
  • Grass essentials: libreria, a pagamento, di sistemi particellari per la creazione, come suggerisce il nome, di prati di tutti i tipi;
  • Cycles Material Vault, aka CMV: libreria, a pagamento, di circa 100 materiali pronti per l’utilizzo in Cycles, davvero di ottima qualità;
  • Blender Market: plugins ed altre risorse, tutti a pagamento, dedicati esclusivamente a Blender; i costi, più che accessibili, comprendono una percentuale che viene donata al Blender Development Found per sostenere lo sviluppo del software;

Discorso analogo può essere fatto per quel che riguarda la mancanza di un canale ufficiale di assistenza clienti: è possibile affidarsi, a costo zero, alla community online di Blender, in costante crescita e al cui interno sono presenti utilizzatori di ottimo livello; così come è possibile investire una certa somma di denaro per l’acquisto di tutorial o risorse professionali. Tra i tanti siti disponibili online vorrei ricordare:

  • Blender Cloud: servizio web, a pagamento, a cura del Blender Institute contenente librerie di textures, HDRI, tutorials…;
  • Blender Guru: una miniera di tutorial di alta qualità; disponibili, a pagamento, anche alcune risorse professionali per Blender (plugins) molto utili in campo architettonico;
  • Francesco Milanese: tutorial di alta qualità, in parte gratuiti ed… in italiano; consigliati per chi sta muovendo i primi passi.
  • Creative Shrimp: tutorial, per la maggior parte gratuiti; consigliati per chi vuole aggiungere un tocco artistico alle proprie composizioni;

Al di là dei vantaggi e delle potenzialità del programma, sono ancora numerosi i forum di levatura internazionale nei quali sono presenti viste architettoniche create prevalentemente con programmi commerciali che contribuiscono a rafforzare l’idea che Blender sia un programma di livello inferiore utilizzato da una fetta ristretta di “hobbisti”. A ciò va aggiunto l’onere di essere un programma open source che per molti professionisti del settore significa essere “non adatto all’uso in ambito professionale”. Queste convinzioni possono essere sfatate anche grazie al nostro impegno: se ci sforziamo di migliorare il livello di qualità dei nostri prodotti e di “pubblicizzarli” tra chi non conosce il software e le sue potenzialità, permetteremo a Blender di essere riconosciuto e considerato come uno degli strumenti standard in campo architettonico e non solo.

In conclusione posso dire che, al di là del settore architettonico di cui principalmente mi occupo, oggi ci sono modi illimitati di fare grafica 3d e Blender può realmente soddisfare le esigenze di tutti coloro che lavorano in questo campo.

 

Bibliografia:

  • “Blender (programma)” by Wikipedia
  • “Is Cycles ready for professional use?” by Chocofur
  • “Why you can’t affar to be a cheap artis” by Andrew Price
  • “Drastically reduce rendertime in Blender Cycles (new denoising feature)” by Zacharias Reinhardt
  • “How to survive as an independent freelance artist” by Mike Pan

Si ringrazia Valentina Spinelli per la collaborazione.

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